Verona: Arte e Monumenti

Arte e Monumenti

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- I Monumenti di Verona. Tra le più antiche vestigia di Verona è il Ponte della Pietra, sorto in età romana e più volte rifatto, nella zona dove pare fosse situato il nucleo preistorico, presso il colle di San Pietro. L'impianto urbanistico, secondo lo schema ortogonale, è databile al 49 a.C. nell'area compresa dall'ansa dell'Adige. Tra i monumenti maggiori è il Teatro Romano, appoggiato al declivio del colle di San Pietro, parzialmente adattato a sfondo scenografico; l'opera, riconosciuta di età augustea, presenta un'interessante fronte scenica a nicchioni e gradinate nella cavea semicircolare. Nella seconda metà del I sec. d.C. la città conobbe un periodo di fervido rinnovamento edilizio, con il rifacimento tra l'altro delle porte monumentali della cinta muraria, quali la Porta dei Leoni e la Porta del Borsari, di cui sono visibili i resti. A età flavia è inoltre databile il grandioso Anfiteatro, noto come Arena, costruito fuori le mura, di forma ellittica e di sobrio impianto decorativo (44,43 × 73,58 m). Sono stati identificati avanzi del capitolium, di una basilica di età flavia e di alcuni mausolei. Notevoli i pezzi scultorei rinvenuti, tra cui numerosi ritratti della famiglia imperiale (Museo lapidario maffeiano, Museo archeologico). Leggi anche lo Speciale "Verona Romana".

La Chiesa di San Zeno.

- L'Arte a Verona. Le maggiori testimonianze architettoniche della città risalgono all'età romanica e gotica. All'età romanica appartengono la chiesa di San Zeno, le chiese di San Lorenzo (XII sec.), di San Giovanni in Valle (1194) e il complesso architettonico unitario formato dal Duomo (1139-1187; con protiro di Niccolò e all'interno tele di Liberale da Verona, Giolfino, Girolamo dai Libri, Farinati, Tiziano, ecc.), dal battistero di San Giovanni in Fonte (1123) e dalla Chiesa di Sant'Elena (1140). Il gotico si affermò alla fine del XIII sec. con le chiese di Sant'Anastasia (1291-1323; con all'interno affreschi di Altichiero, Pisanello, Turone, Stefano da Verona e tele di D. Brusasorci, G. F. Caroto, Giolfino, ecc.), di San Fermo Maggiore (iniziata nel 1261; con affreschi giotteschi, Una Crocifissione di Altichiero, il sepolcro Brenzoni di Nanni di Bartolo coronato da un affresco di Pisanello, e tele di scuola veronese) e di Sant'Eufemia, terminata nel XV sec.

Tra gli edifici civili gotici quello più importante è Castelvecchio, costruito da Cangrande II Della Scala (1354-1357 e 1375). Tardogotiche sono le Arche scaligere del sepolcreto di Santa Maria Antica, di Cangrande I (1330), Mastino II (1345), di Cansignorio (1376), ornate di sculture dei Maestri Campionesi, cui si devono altri monumenti funebri nelle chiese coeve. Il Rinascimento è rappresentato dalla Loggia del Consiglio (1475- 1492), attribuita a fra Giocondo, dalla chiesa di San Giorgio in Braida (1477-1536; tele del Romanino, Moretto, Veronese, ecc.) e soprattutto dalle numerose opere di M. Sammicheli, che, dopo l'età romanica e gotica, rappresenta il maggior episodio artistico di Verona nel Campo dell'architettura. Del Sammicheli sono Porta Nuova (1535-1540), Porta Palio (1542-1557), i palazzi Guastaverza, Pompei, Canossa, Bevilacqua (1530 circa), la cappella Pellegrini nella quattrocentesca chiesa di San Bernardino, la parte inferiore della facciata della chiesa di Santa Maria in Organo, di cui sono peraltro da ricordare le famose tarsie del coro, opera di fra Giovanni da Verona (XVI sec.), autore anche del campanile. Barocco è il palazzo Maffei (1668), mentre al neoclassicismo appartiene il palazzo del Municipio (1838), opera di G. Barbieri.

Sono infine da ricordare il Museo archeologico, che ha sede nel teatro romano, il Museo civico di Castelvecchio, che conserva, oltre a opere di Pisanello, Mantegna, Bellini, Carpaccio, Tiziano, Tintoretto, Tiepolo, ecc., dipinti dei maggiori artisti veronesi, fra i quali Domenico e Felice Brusasorci, Liberale, Bonsignori, Giolfino, Girolamo dai Libri, Farinati, Turchi, Veronese e Cignaroli. Di interesse soprattutto storico sono il Museo lapidario maffeiano che, fondato da Scipione Maffei nel 1714, è la più antica raccolta europea di lapidi greche, romane, paleocristiane e medievali, e la Biblioteca capitolare, che conserva, tra l'altro, rarissimi codici del IV e V sec.

"... Non c'è mondo fuori dalle mura di Verona... " (W. Shakespeare)
z Ultima modifica di questa pagina: 04 febbraio 2004

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